Ferragamo, il calzolaio delle star, e le magiche notti milanesi.
In una calda serata di settembre si spengono i lampioni su Piazza Affari. Le prime note dal sapore elettronico escono dal mixer, ed è di nuovo luce.
Ad aprirsi davanti agli occhi degli spettatori è un giardino degno dell’immaginario dei grandi Maestri del Rinascimento: immerse nella penombra delle notti milanesi, alte colonne marmoree si stagliano da un manto erboso ricoperto di margherite, fondendo il verde con i palazzi circostanti.
Al termine della passerella, uno spettacolo di luci pervade i sensi e presenta la nuova fragranza della maison.
Composizioni Botticelliane danzano ipnotiche sulla facciata del Palazzo Mezzanotte, per poi scomparire come una dolce brezza primaverile.
Violini, echi lontani del traffico cittadino ed un sax solitario, accompagnano l’incidere delle uscite in passerella di abiti disegnati per celebrare le donne: il loro stile, la loro personalità e la straordinaria bellezza.
Individualità ed una femminilità in continua evoluzione, si esprimo attraverso pezzi unici ed un’infinita varietà di materiali, trame, stampe, lavorazioni e nessun limite per l’immaginazione creativa.
Un abito in pitone dalle tenui tonalità pastello, finemente lavorato a trafori, è l’apri fila per un vivace susseguirsi di capi in pelle color ciano con delicate lavorazioni floreali. Seguono ampi abiti gialli dagli orli asimmetrici ed eleganti sottovesti in raso di seta cipria, con cui cuciture a vista a creare disegni geometrici sul corpino, o ricchi di movimentate frange dal gusto charleston color geranio.
Sfilano anche i completi maschili, stravolti nelle proporzioni e nei materiali, sbracciati, in un tenue e traslucido carta da zucchero sopra tubini ton sur ton. Trench impalpabili sono indossati con eleganza sopra costumi, bianchi e rosso vivo, dalle generose culotte da pin up, mentre i pantaloni a zampa fanno una rapida comparsa con macro stampe in viola e lavanda o in maglia melange.
Le silhouettes per la collezione SS18 spaziano un incredibilmente vasto arco temporale, dagli anni 20, ai 30 per poi arrivare alle gonne a campana anni 50 e poi ancora fino agli anni 70, narrando l’evoluzione della femminilità secondo Ferragamo e delle dive da lui vestite fra l’America e Firenze.
Le porte del successo si aprono per il giovane Ferragamo nella calda e lontana California grazie ad un semplice paio di scarpe. Gli studios dell’American Film Company, la fama in America e nella vecchia Europa ed il soprannome di “Calzolaio delle Star” arrivano subito dopo come in una bella favola.
Un secolo dopo il lieto fine: scarpe ed una vasta gamma di accessori in pelle, dalle tracolle alle micro borse da portare legate alla cintura o in coppia, compaiono in passerella non solo come tocco finale ma come veri e propri protagonisti.
Sandali alti e bassi in morbida pelle, pianelle a fasce incrociate, stivaletti in maglia, stivali al ginocchio dipinti a mano ed eleganti tacchi a “Fiore” e “Gabbia” si fanno portavoce di un eleganza senza tempo, per un perfetto look head-to-toe.
Sofia Barzaghi