Lo “street-smart” conquista le passerelle con praticità ed eleganza.
Fra le molte certezze che si hanno nella vita, si sa per certo che: le opere d’arte sono esposte nei musei e lo stile street domina per le strade. E se non fosse del tutto vero?
A Parigi, con la sua Spring/Summer 2018 collection, Lutz Huelle è riuscito a demolire anni di sicurezze.
Il connubio strada e couture scende in passerella: dal sapore avanguardistico, il designer tedesco conquista l’attenzione del pubblico presentando una collezione “street-smart”. Ben lontana dall’essere una narcisistica decostruzione intellettuale, l’idea alla base di questa sfilata è la praticità, ma fuori dagli schemi.
Tessuti impermeabili sono abbinati ad altri più ricchi e lavorati, con il fine di creare combinazioni eleganti, ma adatte ad ogni occasione.
I volumi non sono più concentrati sulle spalle, come da consuetudine del designer, ma si spostano più in basso. Un grande accento è infatti dato alle maniche: da quelle a balza, enormi e morbide, di giacche crop, fino a quelle extra lunghe, private di funzione, che piazzano l’intera collezione all’apice del regno del concettuale.
Di medesimo stampo, dopo essere stato forgiato dal suo precedente lavoro da Maison Martin Margiela, uno dei più importanti brand francesi ed esponente di tale corrente, è la rivisitazione del trench. Rimodernato dalla fusione del classico tessuto impermeabile beige chiaro e da un broccato nero con ricami argento, questo capospalla dà il cambio al classico completo da ufficio.
Le novità non si limitano soltanto a questo indumento da esterno, ma lo stilista teutone accende i riflettori anche su bomber e giacche in denim: pensati in collaborazione con Alpha Industrie, i primi acquisiscono una nuova e innovativa silhouette tonda, che ricorda una palla; le seconde si allungano con giustapposizioni di pizzi, trasformandosi in lunghi cappotti.
La lunghezza è il filo conduttore dell’intera stagione, come si può vedere anche nelle camicie che, arricchite da inserti di rete nera presenti su carré, maniche e scolli, si allungano fino a diventare abiti.
Una studiata asimmetria è presente negli orli dei leggeri abiti a tunica plissettati che, abbinati ai morbidi pantaloni, regalano un’aria di leggerezza all’intera collezione.
Sarcasticamente utili per combattere il caldo, anche i jeans compaiono in questa sfilata: con una lavorazione simile a quella usata per le giacche, i denim si presentano con una serie di tagli quadrati su tutta la lunghezza, rivelando le gambe.
Chiaramente di ispirazione margielana, lunghi e sottili fili di cristalli pendono dalle orecchie di modelle di tutte le età per dare, con toni blu, rossi e neri, luminosità agli outfit in passerella.
Nadia Somma