Un nuovo talento nel radar del fashion

Così è stato definito il successo del brand francese Afterhomework Paris e della sua collezione SS18.

«Prima il dovere e poi il piacere»: alzi la mano chi non ha mai sentito ripetersi ad oltranza questo famoso detto. Quanti giovani ed intraprendenti studenti, poco volenterosi nel dover approcciarsi ai tanto temuti quanto odiati compiti a casa, hanno dovuto fare i conti con la suddetta frase, ripetuta all’infinito da mamme apprensive e padri scrupolosi?

Ebbene, questa è la storia del giovane studente francese Pierre Kaczmarek. Quindicenne nel 2014, dopo aver svolto meticolosamente i propri compiti, si dedicava completamente al piacere ed al divertimento, dilettandosi nel creare fantasiose T-shirt per i suoi amici e compagni di scuola, firmandosi, non a caso, Afterhomework Paris. 

Da un’avventura iniziata un po’ per gioco ed un po’ come passatempo ecco che il successo è arrivato proprio dietro l’angolo, perché chi l’ha detto che il dovere non possa essere anche considerato un piacere? Chissà se Pierre avrà pensato la stessa cosa quando insieme alla sua ragazza Elena Mottola, nel 2016, ha preso vita la prima collezione del brand Afterhomework, presentata durante la Paris Fashion Week con performance show. 

Oggi il nome Afetrhomework Paris è sulle labbra di molti,  grazie ad un approccio fresco ed atipico nei confronti della moda, dimostrato tramite la realizzazione di collezioni originali, ispirate un po’ agli abiti da lavoro, e caratterizzate da silhouette no-gender, ma che lasciano comunque intravedere grandissime capacità sartoriali. Non c’è da stupirsi se la famosa rivista di moda Vogue Italia ha definito il brand «Un vero e proprio talento nuovo nel radar del fashion».

La collezione realizzata per la prossima stagione estiva è il risultato di un lavoro sempre più attento e meticoloso: Pierre ed Elena hanno lavorato spontaneamente e separatamente, in maniera precisa, dando origine ad una vera e propria raccolta di pezzi unici, ognuno basato su una specifica idea o desiderio, ma tutti legati dal sottile filo della filosofia di Hegel, secondo il quale «Nulla di eccezionale al mondo è mai stato realizzato senza passione». 

Il risultato finale è un vero e proprio mix armonico tra lo streetwear di tutti i giorni, il casual da sera e anche l’avanguardia monacale, fino a toccare, in alcuni casi, il concettuale. Abiti modellati da cordoncini in vita, che sembrano essere un vero e proprio fascio di lenzuola appena lavate, pantaloni arricchiti da balze, giacche in stile accappatoio e poi molte silhouette alternate da tagli oversize e cropped, seguendo i canoni della moda di oggi. Ma anche una miriade di T-shirt, top e canotte che ignorano qualsiasi tipo di genere, in un mix caotico ed allo stesso tempo armonioso di stili urban e sporty.  Il tutto realizzato in morbido cotone, in lana o in un particolare tipo di nylon metallizzato ed anti vento, nei toni del bianco e del nero, protagonisti della collezione, e arricchiti con guizzi di colore arancione, blu o viola. 

«Non ci siamo chiesti se tutti i pezzi si combinassero alla perfezione» ha affermato lo stilista, «Abbiamo lasciato, come sempre, che fosse la nostra immaginazione a guidarci».  Insomma, non si sa mai cosa aspettarsi da uno show firmato AfterHomework: da ragazzi che sfilano con ai piedi Converse vissute e pantaloni in tessuto impermeabile blu elettrico, stesso tessuto utilizzato anche per abiti e top drappeggiati dallo stile sci-fi, ad enormi abiti dalle maniche extra-lunghe e dai volumi che fanno somigliare le modelle a “pop-corn”. Insomma un vero e proprio mix&match di idee decisamente innovative, caratterizzate da un’interessante estetica che ci rende curiosi sul futuro del giovane brand e  fiduciosi nei confronti della nuova gioventù creativa francese. 

Dobbiamo ammetterlo: fare i compiti non è mai stato così divertente!

Chiara Marconi