Cappelli in viaggio

Un accessorio versatile che ci accompagna in ogni avventura

La Maison Michael Hat produce cappelli fin dagli anni Trenta e il primo negozio viene aperto nel 1936 da Auguste Michael al 65 di Rue Sainte-Anne a Parigi.

Allora, donne e uomini dell’alta società compravano i cappelli in negozi separati e i modelli erano prestabiliti ed impossibili da mescolare, secondo il buon costume dell’epoca.

Con la guerra e l’avvento del ready-to-wear, anche il modo di fare cappelli si evolve: la Maison introduce una macchina chiamata Wiseman, che crea cuciture invisibili sulla paglia dei cappelli.

Maggiore libertà di espressione, quindi, e più movimento delle forme.

La modisteria del Novecento viene rimodernata ed i macchinari migliorati per adeguarsi alle norme e al pensiero odierni.

Grazie alle continue innovazioni, seppure l’Alta Moda continua ad essere di ispirazione per la moda pronta, anche la Maison Michael Hat si lancia verso il futuro, entrando a far parte del mondo del fashion cosmopolita e la collezione Hat To Go ne è un esempio lampante.

Una collezione libera e splendente, versatile e in movimento, pensata ispirandosi ad una coppia in viaggio.

Una vacanza sul mare è, infatti, l’ideale per sfoggiare cappelli morbidi e bianchi, creati con la paglia bianca del Giappone, che dona loro un tocco minimalista del tutto privo di staticità.

Le due forme che caratterizzano la collezione non hanno genere, entrambe a falda larga, con un Fedora unisex, al quale si accompagna una cupola più o meno bombata.

Tutti i modelli hanno un piccolo vezzo: un nastrino colorato che abbraccia la cupola, che diviene all’occorrenza una corda versatile per richiudere il cappello su se stesso e riporlo comodamente nella sua sacca.

La campagna pubblicitaria della stagione estiva rappresenta una donna libera ed energica, in vacanza al mare, in un posto rilassante e movimentato allo stesso tempo.

La spiaggia e il sole la avvolgono in un turbinìo di luci e colori in mezzo al quale spicca il candido cappello, che si staglia su una chioma rosso fuoco.

Il colore bianco del cappello è, inoltre, accostato al colore chiarissimo della città marittima sullo sfondo.

Il cappello al mare è d’obbligo, tanto più se esso, come in questo caso, esprime vivacità, gioia e luce.

Dall’antica usanza di avere cappelli del tutto diversi e impossibili da scambiare per uomini e per donne, si è arrivati ad avere modelli molto versatili, universali, senza età e senza genere.

Cappelli moderni, adatti alla vita frenetica di oggi, ad una vita nomade.

L’intera collezione è improntata su un ideale di candore e poliedrica morbidezza.

Il cappello firmato Maison Michael Hat è perfetto per accompagnarci nelle avventure estive, durante viaggi esotici, alla scoperta di mondi nuovi e sensazioni nascoste.

Vittoria Scalvenzi