Dominare la scena

Quattro giornate intense con Altaroma tra show case e i nuovi nomi del fashion system

Altaroma torna a portare luce dopo un periodo buio per la moda, dal 7 al 10 luglio, 174 designer hanno preso parte alla Fashion Week Romana, con 18 sfilate e più di 70.000 utenti che hanno seguito la manifestazione sia online che in presenza.

Questa ottava edizione ha visto il futuro di settantadue brand durante lo SHOWCASE, parlando di innovazione, sostenibilità e nuove realtà indipendenti della moda Made in Italy. Brand provenienti dal mondo dell’abbigliamento, delle calzature, pelletteria, gioielli e beachwear, tutti visibili già dal 7 Luglio in formato digitale, simbolo di rottura con il passato.

La prima giornata si è svolta in collaborazione con gli istituti di moda più rinomati, come l’Accademia Koefia, l’Accademia delle Belle Arti di Roma o l’Istituto Europeo di Design, che hanno mostrato le creazioni dei propri studenti dal talento notevole. Gli eventi si sono svolti tra il teatro 10 di Cinecittà e location esterne, come l’Officina di Talenti Preziosi, che ha utilizzato i suoi spazi per l’esposizione di monili e accessori.

La seconda giornata ha visto protagonista l’apertura dello SHOWCASE, proseguendo con sfilate in presenza a Cinecittà tra il teatro 10 e la splendida location del Set dell’Antica Roma, dove si sono svolte le sfilate di gruppo di “Rome is My Runway” con innumerevoli designer come AnnaGiulia Firenze, che ci stupisce con i suoi abiti dalle decorazioni pittoriche antichissime e riferimenti ai tatuaggi.
Dalpaos, ci ha presentato “Palindrome”, nata dall’idea di guardare in due direzioni, in questo caso in due epoche differenti, donando così al progetto un sapore di altri tempi, ma allo stesso tempo molto contemporaneo.

Il terzo giorno ha visto protagonisti artisti come Casa Preti, che ha intitolato la sua sfilata “Pelle”, dove il corpo di ogni individuo è segnato da smagliature e solchi indelebili. I corpi, come i rapporti sociali, si avvicinano, si allontanano, si allentano e si smagliano. La maglieria è definita dalla contrapposizione tra vuoti e pieni, come graffi sulla nostra pelle.
Edoardo Gallorini, con Estasi Mediterranea, ha fatto sognare con il suo viaggio in barca a vela che parte da Venezia e raggiunge le Isole Eolie con destinazione Stromboli. Brand totalmente sostenibile, in quanto utilizza tessuti quasi esclusivamente di recupero.

Caterina Moro con “Pancratum Maritimum”, l’ultimo giorno della kermesse ha mostrato il suo giglio di mare, perno della sua collezione, che trova terreno fertile sulle spiagge del Mediterraneo, scomparendo in inverno e riemergendo nella stagione calda. Un concetto rinnovato di bellezza, che la si può trovare dove meno ce lo si aspetta.
“Un’estate a Kyoto” di Gretel Z. omaggia la bellezza e la natura giapponese, creando un particolare connubio tra l’estetica giapponese e quella europea, offrendo allo spettatore una fusione di culture.

“Who’s on next?” torna alla ricerca di nuovi talenti della moda, frutto di una collaborazione tra Altaroma e Vogue Italia. Dodici nuove figure che prendono parte al Prèt-à-Porter:

-Alessandro Vigilante: intreccio di moda e danza, cardini nell’ispirazione e nel suo linguaggio espressivo. Fonde la prospettiva e l’estetica spaziando da Merce Cunningham a Pina Baush.

-Simon Cracker: un Prèt-à-Porter no gender che nasce dall’ispirazione e dalle esperienze personali del suo fondatore: libri, quadri, musica e film, tutto si trasforma in idee e stili per le proprie creazioni. Il crack è il concetto fondamentale del suo brand, significa distruzione.

-Atxv: un brand senza barriere né regole da seguire, re-immaginando una combinazione naturale e spontanea di tutti gli elementi nell’armadio maschile e femminile, un nuovo linguaggio per le nuove silhouette.

-Ctrl+z: combinazione di tasti che serve ad annullare l’ultima azione compiuta, dove il mondo del Fast Fashion divora tutto ciò che produce, questo brand fa l’opposto, guardando al passato e reinventandolo.

-Gentile Catone: Brand formato da una coppia nella vita e nel lavoro, un brand di delicatezza ed ispirazioni futuristiche, incontro tra romanticismo e soavità, simbolo di femminilità spontanea. Collezioni raffinate e contemporanee, la natura in tutte le sue tonalità è la protagonista delle trame e delle stampe, una natura inebriante e meravigliosa.

-ID.Eight: calzature sostenibili, brand unisex che realizza sneakers dagli scarti dell’industria alimentare e che unisce la tecnologia dell’innovazione circolare alle storiche manifatture locali con richiami ai colori e all’estetica degli anni ’90.

-Italian Family: Brand prettamente maschile, una rivisitazione contemporanea della più alta tradizione sartoriale napoletana, che viene contaminata, messa in discussione e in contrasto con il nuovo mondo.

-Kobf: Una linea da uomo all’avanguardia, sostenibile ed irriverente che, rivolgendosi principalmente ad un target molto giovane, vuole strizzare l’occhio alla società che ci circonda.

-Marcello Pipitone: il brand si caratterizza per pezzi unici dall’approccio responsabile, dove il recupero è la parte principale della sua cifra stilistica, che arricchisce il valore di ogni creazione.

-Marco Trevisan: Collezione di borse realizzate a mano dal design unico, dove tutti i passaggi della lavorazione sono eseguiti a mano, senza tralasciare l’attenzione alla sostenibilità.

-Niccolò Pasqualetti: Gioielli ispirati da elementi naturali che donano vita all’arte.

-Piferi: Calzature vegane femminili dal design elegante, che fondono lusso e sostenibilità in un solo prodotto. Ispirato alle forme del surrealismo, il brand sfida nuovi stili, forme e proporzioni.

Altaroma, come in ogni edizione, ci lascia con un patrimonio di nuovi talenti che arricchiscono sempre più il mondo della moda italiana e noi siamo già pronti per la prossima edizione e curiosi di vedere i presenti nuovi talenti come cresceranno.

Eleonora Cicchetti