ECONOLOGIES: il lato etico della moda

Il futuro sostenibile, senza limiti di genere e stagione.

1 5 0 Yards Ahead è un giovane brand norvegese, molto attento a temi come la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente e per l’uomo, ormai calato in un contesto spazio-temporale caratterizzato dalla fretta e dalla scarsa empatia verso il prossimo.

Il marchio sfida apertamente il tradizionale sistema-moda eliminando sia il genere che la stagionalità. Lo slogan del brand «NO SEASON / NO SEX» trova radici nell’idea che siamo richiamati dalla natura a cambiare le nostre abitudini, a fare uno sforzo per vivere in modo più sostenibile, superando il modello consumista che, ad oggi, ancora seguiamo.

La fondatrice, Ingrid Branseth, è la designer di origine coreana, norvegese d’adozione, la cui formazione è tutta italiana, dagli studi all’Istituto Marangoni alla pratica presso Costume National di Ennio Capasa. In tutti i suoi capi si ritrovano queste caratteristiche: la cultura orientale che scorre in sottofondo, il minimalismo nordico nel design, l’artigianalità e la cura dei dettagli tutte italiane.

Ogni collezione firmata 1 5 0 Yards Ahead è portatrice di un messaggio sociale importante. Già la collezione del debutto, nel 2017, intitolata MEMOR-IS, si concentrava sui ricordi e le esperienze che insieme avevano contribuito a costruire un percorso individuale e collettivo sul quale si costruiscono i valori e l’identità; un assioma che funziona sia per le persone che per i brand. Qui erano già presenti capi ed accessori agender, dalla vestibilità comoda: lunghi chemisier a stampa floreale, abbinati a pantaloni slim fit, e portati su scarpe stringate maschili.

Oggi con la seconda collezione ECO-NOLOGIES, Ingrid Branseth continua a porre domande di interesse sociale come il rapporto tra ecologia e tecnologia.  Un modo suggerito per contribuire concretamente a innescare un circolo virtuoso è comprare meno e comprare meglio, un mantra che anche la pioniera Vivienne Westwood va ripetendo da anni, mentre Ennio Capasa, con cui la designer norvegese ha collaborato a lungo, definì la moda delle grandi catene come un vampiro di risorse, di energie e di creatività. 

La collezione è portatrice del messaggio USE LESS, tradotto letteralmente usa meno: stampato su T-Shirt e felpe a caratteri cubitali, arriva forte e chiaro. Questo però, se letto tutto di seguito, quindi “USELESS”, cambia significato, diventa “inutile”, come lo sono l’inseguire in modo compulsivo  i trend effimeri e l’acquisto seriale di capi destinati ad appassire nel giro di una stagione.

Largo allora a pantaloni cropped ed a felpe in tessuti tecnici, dai colori neutri ravvivati da tights in colori vivacissimi, a parka tagliati diagonalmente, a capispalla con cappucci over, a maglie ben strutturate ed infine a completi in fantasie tartan evergreen.

Il risultato è un’eleganza non forzata, uno streetwear raffinato ed estremamente versatile, teso a superare i confini della moda tra l’uomo e la donna, per trovare un equilibrio, necessario e sostenibile, tra natura e progresso.