Favole dall’oriente

Hui narra la storia dell’incontro tra il sapere sartoriale italiano e l’antica tradizione cinese.

Zhao Huizhou, conosciuta come La Signora della Moda e della Cultura, è la fondatrice del l’omonimo luxury brand, Hui, nonché della Hui Foundation e curatrice del Centennial Fashion Museum.

Il brand Hui, ben noto nel settore fashion milanese, può essere considerato come l’ibridazione di due realtà: il rigore dell’alta sartoria italiana e l’infinita raffinatezza delle antiche dinastie cinesi.
Grazie ad un master conseguito al Politecnico di Milano, la stilista ha sviluppato il gusto per l’unione tra culture, amplificato dalla sua passione per l’arte e la contaminazione tra linguaggi.

La campagna pubblicitaria per la collezione SS20 è l’esemplificazione di questa contaminazione.
Un vero limbo tra passato e futuro, questa favola all’italiana dai sentori orientali ci catapulta in una fiaba, la cui trama segue il percorso della via della seta e dove gli abiti sono i protagonisti indiscussi.

Le creazioni, dai tagli precisi e classici, acquisiscono personalità attraverso delicati ricami tipicamente orientali. Li troviamo sui colletti, sulle maniche, adornano gli orli di gonne e pantaloni, sono il punto focale di un meraviglioso gilet giallo e arricchiscono accessori e copricapi.
Questi piccoli capolavori dalle infinite colorazioni diventano memoria di una pratica artigianale antichissima che viene rievocata trovando la sua interpretazione moderna.

Femminili e sensuali, questi tessuti avvolgono l’indossatore, trasportandolo nella Cina ai tempi delle grandi dinastie imperiali.

Se gli abiti sono il cuore pulsante della favola, le fotografie della campagna pubblicitaria fanno da filo conduttore.

Come se entrassimo dentro un palazzo imperiale, gli abiti sono immersi in stanze sontuosamente arredate. A fare da sfondo, dei fondali dipinti che richiamano lo splendore e la delicatezza dell’arte orientale.
Gli scatti giocano con luci ed ombre ad enfatizzare le tinte e cromie che si riflettono sulle creazioni, creando una situazione illusoria in cui gli abiti galleggiano.

La morale della favola? Zhao Huizhou vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica la sensibilizzazione del patrimonio culturale, in particolare vuole omaggiare le sue origini traslandole in un contesto occidentale.
Questa ideologia è alla base della sua fondazione, che da anni si è posta l’obiettivo di proteggere le tecniche artigianali ancestrali della cultura cinese e che con grande maestria riesce a far trasparire nelle sue collezioni.

Chiara Gandini