Gilberto Calzolari tra ironia, sartorialità ed eccentricità

Un’esplosione di colori forti e fili dorati nella collezione primavera-estate. Con un pizzico di bon-ton.

Exotica, ma soprattutto sofisticata. Gli abiti di Gilberto Calzolari sono così: cura maniacale del dettaglio e raffinatezza sartoriale. D’altra parte se questo giovane stilista ha fatto così tanta strada, in così poco tempo, un motivo ci sarà.

Gilberto Calzolari, benché molto giovane, ha alle spalle ben 15 anni di esperienza presso i più importanti brand internazionali del lusso. Gli abiti da lui creati per questi brand sono apparsi sulle copertine delle riviste di moda e sui red carpet. Ma il suo brand omonimo, quello che ha per logo le due foglie intrecciate di ginkgo giapponese, ha debuttato solo nel 2015. Il successo è stato immediato, tanto che è presenza fissa alla Milano Fashion Week, dove ha presentato sia la sua prima collezione autunno-inverno 2017, che l’ultima autunno-inverno 2018, intitolata “2046”. La stessa è stata presentata da Gilberto Calzolari  nel mese di gennaio durante Altaroma, all’interno del progetto Showcase.

La collezione estiva di Gilberto Calzolari

Difficile non restare colpiti dalla freschezza delle sue collezioni moderne e contemporanee eppure così romantiche. I suoi capi sono un mix di dettagli retrò, raffinati richiami all’arte, in particolareall’art nouveau, ripresa anche nel logo, e atmosfere orientali, esotiche.

Exotica è il nome della collezione per l’estate 2018 di Gilberto Calzolari, ma in questo caso l’Oriente non c’entra: il riferimento è un’aliena appena atterrata sulla Terra, che si porta dietro la propria eccentricità, la propria vitalità e la propria energia. Fresca, allegra, glamour come può essere una persona che va alla scoperta di un mondo nuovo e non deve sottostare a vincoli o costrizioni, che siano culturali o sociali, tantomeno modaioli.

La collezione è un’esplosione di colori forti e brillanti, come giallo, arancione, verde, fucsia, viola. I capi sono portabilissimi perché le tinte accese trovano una loro naturale “quiete” nelle linee pulite, nelle stampe floreali e nei dettagli bon-ton. Minigonne A-line o gonne lunghe a ruota, pantaloni-palazzo, shorts a vita alta, abiti asimmetrici si prestano ad infinite combinazioni per rendere sempre personale il proprio stile, anche grazie alla sorprendente varietà dei tessuti utilizzati (seta, cotone, macramé, jacquard) e alla originalità delle applicazioni, come le “techno-duchesse” o le paillettes metalliche. O, infine, le migliaia di fili di lurex oro utilizzati per l’abito “capanna” couture. Originalissimo.

Romina Velchi