Il modus vivendi viennese

Il look alla Modus Vivendi è sinonimo di moda urbana: cosmopolita e contemporaneamente raffinata. 

Dimenticate il vecchio maglione infeltrito, che solo sfiorandolo causa un attacco di prurito cronico: grazie alle designer Charlotte Maager e Monika Bacher, la maglieria viene vista sotto una luce completamente diversa, e diventa fashion, ma soprattutto comoda. 

Modus Vivendi è nato nel 1988 da una piccola capsule collection autoprodotta da Charlotte Maager che, un anno dopo, insieme a Monika Bacher, ha dato vita al brand viennese.

Dietro le collezioni, sia maschili che femminili, vi è una profonda cura per i materiali: rigorosamente made in Vienna, la maglieria viene prodotta attraverso collaborazioni con produttori locali, utilizzando esclusivamente pura lana merinos inglese e italiana, che oltre ad essere estremamente morbida, permette di creare capi durevoli e delicati sulla pelle. Le sue fibre sono antibatteriche, traspiranti, antimacchia e non richiedono lavaggi frequenti.

Marchio di fabbrica del brand è la maglieria striata, creata intrecciando filati di lana di colorazioni diverse: dai maglioni Negroni, battezzati così per le loro sfumature aranciate, ai Milky Way,chemixanotonalità rosate e colori lattiginosi, fino ad arrivare a tonalità più scure di blu e verde. 

Nonostante la popolarità dei maglioni, la pièce de résistance resta il beanie, il berretto di lana prodotto esclusivamente a mano, disponibile in due modelli e quasi in cento colorazioni diverse abbinate ai maglioni. Nel 2019, grazie ad un rilancio del brand, è diventato il punto chiave. Recentemente è stato aggiunto un beanieall black, creato con un tipo di lana innovativa detta air wool, leggerissima, grazie alla quale si ottengono capi naturalmente idrorepellenti, traspiranti e antibatterici. 

Modus Vivendi incarna a pieno ciò che le designer vogliono comunicare attraverso le loro collezioni, ovvero la coesistenza tra capi dall’aura urbana di alta qualità e dal design innovativo, dall’aspetto semplice ed elegante. 

Chiara Gandini