L’arte di vivere il lusso

Tra artigianato di qualità e autenticità, l’azienda Turri propone tre collezioni che vanno a ridefinire il concetto di lusso nell’ambito dell’arredamento Made in Italy.

Milano, la prima delle tre linee, firmata Studio SBGA | Blengini Ghirardelli, trae ispirazione dalla città da cui prende il nome: industriale, contemporanea e dinamica.

Tutti gli elementi d’arredo sono accomunati da una struttura metallica, in netto contrasto con la pelle, materiale decisamente più caldo e morbido che riveste le gambe del tavolo e le ampie sedute, dal sentore moderno, formate da due linee semicircolari che unite danno vita all’ampio schienale.

I mobili contenitori, grazie alla trasparenza delle vetrine e alla struttura lineare,  creano un’atmosfera elegante e minimalista, tratti distintivi della collezione.

Vine, la seconda delle proposte, è invece opera di Frank Jiang.

I pezzi di questa collezione, ispirati dalla ramificazione della vite, meritano di essere annoverati tra i maggiori capolavori d’artigianato: eleganti, prendono vita dal connubio tra un’elevata abilità tecnica di lavorazione del legno e materiali raffinatissimi.

Il meraviglioso tavolo scultura nasce da una base in legno, arricchita da fasce in metallo oro spazzolato e da inserti in marmo, mentre gli schienali ed i braccioli nascono da giochi di pieni e vuoti creati abilmente dal designer.

Anche qui le vetrine hanno un ruolo importante: prendono forma da una struttura tubolare in legno con dettagli in metallo, mentre le ante in vetro fumé donano un tocco contemporaneo all’ambiente.

La terza delle collezioni è Zero.

Mantenendo una linea minimalista, questa collezione dall’equilibrio formale, disegnata da Andrea Bonini, non si carica di elementi decorativi ma si focalizza sulla scelta dei materiali e sulle tecniche di lavorazione artigianali. Questo spirito emerge nelle “ali” rivestite in pelle che sorreggono l’ampio top del tavolo e negli schienali attentamente lavorati delle sedie.

«Ho cercato un incontro tra il rigore essenziale dello stile orientale e l’eleganza della tradizione italiana, combinando segni grafici e dettagli ricercati, forme semplici e lavorazioni articolate», spiega Bonini.

I mobili contenitore alleggeriscono l’arredo, le vetrine metalliche con ante curve in vetro creano un raffinato contrasto con il marmo e la pelle degli altri elementi d’arredo.

Questo trio è un progetto nato per esaltare la pulizia delle linee senza enfatizzare l’uso eccessivo del decorativismo. Turri riesce sapientemente a creare una nuova concezione di lusso moderno, mantenendo sempre l’approccio artigianale ed il valore per la tradizione classica nato insieme alla bottega nel 1925, che «impone di lavorare ad un livello di qualità senza compromessi e senza confronti.».

Chiara Gandini