L’haute couture inaspettata che ha scritto la storia reinterpretata in chiave ready to wear

Così si festeggiano 25 anni da Viktor & Rolf.

Chi ama Viktor & Rolf ama il dramma spesso sconcertante delle loro creazioni. Fin dalla prima collezione haute couture che ha sfilato per la primavera/estate 1998 le creazioni dei due designer olandesi evocano uno spirito provocante intriso di contrasti surreali.

Ampiamente riconosciuta per la sua potente haute couture e per il suo glamour concettuale, la griffe crea da 25 anni collezioni la cui bellezza spettacolrare viene raggiunta attraverso un’eleganza inaspettata e un approccio non convenzionale all’alta moda.

In occasione del venticinquesimo anniversario della casa di moda, i designer Viktor Horsting e Rolf Snoeren rilanciano la loro linea prêt-à-porter, dopo tre anni di pausa, con la collezione ‘’Tulle’’, ispirata alle sfilate haute couture più iconiche della maison.

Protagonisti degli scatti di campagna pubblicitaria sono stati familiari e amici dei designer che si sono calati negli abiti della collezione durante lo shooting girato nella loro casa di Amsterdam.

Le collezioni che hanno scritto la storia della maison, ispirando questa collezione, come le collezioni “NO”, “Flowerbomb” e “Cutting Edge Couture”, vengono reinterpretate in chiave contemporanea e ricostruite attraverso morbidi strati di tulle sovrapposti in una moltitudine di vivaci variazioni di colore.

L’originale collezione ‘’NO’’ ha rappresentato nell’inverno del 2008 l’audace espressione della resistenza simbolica della maison alle pressioni dell’industria della moda del tempo. Le parole ‘’NO’’, ‘’DREAM ON’’ e ‘’WOW’’ emergevano tridimensionalmente quasi a voler uscire dagli abiti, spesso spillati insieme in varie parti a simboleggiare la velocità a cui la moda deve sottostare. 

Il nitido “NO” riemerge in questa collezione su t-shirt e maxi abiti realizzati in tulle colorato e proposto in sovrapposizione ad altri capi in colori a contrasto.

Con l’irriverente ‘’Cutting Edge Couture’’, Viktor & Rolf tagliavano abiti in tulle da ballerina che sfidavano la gravità sia nella concezione che nell’esecuzione, attraverso l’esaltazione delle architetture e delle parti mancanti. 

Gli abiti da ballo audacemente intagliati con elementi grafici sono ora reinterpretati, in chiave prêt-à-porter, in abiti in tulle con corpetti a cuore e voluminose gonne dal caratteristico stile ‘’cutting edge’’, un metodo di costruzione che riusciva a creare l’illusione che gli abiti fossero tagliati a metà.

Irene Zenoni