L’oggi mitologico di Burberry

L’irresistibile canto delle sirene con il trench

La moda vive di attualità, si nutre del passato e genera futuro, ed è dal mondo mitologico che Riccardo Tisci riparte, scrivendo una nuova pagina della storia di Burberry attraverso la collezione primavera/estate 2021, che fin dai primi secondi si preannuncia essere uno show rivoluzionario e incredibilmente emozionante. 

Quella raccontata è una storia di speranza, di un amore tra una sirena e uno squalo, del desiderio di libertà. La moda, secondo Tisci, è un’emozione fondata su regole precise della sartoria, che vengono tradotte in uno stile elegante e dall’attitudine streetwear.

I colori della sabbia e quelli del mare danno origine ad una palette che richiama la natura ed il mondo animale, così come lo “sbrilluccichio” degli abiti delle ultime uscite ricorda le code delle sirene. Nella splendida cornice del bosco inglese, sfilano su una passerella circolare, modelli dal look fresco e giovanile, che man mano diventano spettatori della loro stessa esibizione.

In bloomè stata presentata, per la prima volta, su Twich, una piattaforma di live streaming che ha reso possibile una visione democratica e inclusiva dello show, dimostrando la voglia di rimettersi in gioco dopo un periodo delicato come quello appena vissuto.

La donna Burberry è in equilibrio tra una semplice delicatezza e una aggressiva forza: abiti in chiffon, tulle e tessuti lucenti sono abbinati a stampe allegoriche, colori sgargianti e tagli maschili. L’uomo esibisce un look che è al contempo marittimo e sportivo, dalla vestibilità oversize e con stampe che assomigliano a tatuaggi.

Immancabile è il trench, che subisce una rivisitazione tramite cut-out, inserti in jeans e applicazioni in pelle. Il legame con l’acqua, facente parte del DNA del brand, diventa protagonista della rinascita dello stesso.

Sono presentati outfit stratificati, composti da svariati pezzi spesso in contrasto, messi in risalto dai tagli e dalle cuciture a vista. Simpatici gli “oblò” dei pantaloni che ricordano la nuova borsa lanciata sul mercato, Pocket.

Questo racconto surreale di una gioventù rinata, prende forma grazie alla musica di Eliza Douglas e all’arte di Anne Imof. La visione di quest’ultima risulta altamente compatibile con quella di Tisci, per questo il risultato finale lascia a bocca aperta gli spettatori, che riescono a sentirsi partecipi di una rivoluzione silenziosa.

Con In bloom si assiste alla fusione tra la performance artistica e la moda, che generano una lingua comprensibile universalmente: quella della libertà d’espressione.

La mitologia di Burberry appare più contemporanea che mai, mostrandoci le debolezze e le necessità di una società in continuo movimento. Inutile, quindi, tentare di resistere al provocatorio canto di queste sirene con il trench, conviene unirsi a loro e, come ci insegna Riccardo Tisci, fare rumore.

Margherita Ceci