Quando un segno intesse una storia

‘The winner is?’ e ‘Amour Platonique le Capsule collection firmate Profilo

Francesi, napoletane, spagnole o da collezione… Le carte da gioco ci accompagnano fin da bambini, magari in spiaggia o per costruirci un castello. Il tempo che scorre è nella loro natura. Così quattro semi per quattro stagioni, due colori, uno per la notte ed uno per il giorno. 

Le tre figure, re fante e regina, hanno cambiato aspetto a seconda della storia e del momento. 

Ma se tra i sovrani, con tanto di corona, fosse il ritratto di un amico a suggerirvi la mossa da giocare?

Nel vocabolario di Alessandro Guerriero troviamo la parola “Design” e il Design, ci dice, è per definizione “Romantico”. Andrew Vianello che dal maestro ha appreso metodi e strumenti sembra seguirne il criterio.

Sicuramente possiamo parlare di romanticismo per ‘The Winner is?’ e Amour Platonique, ultime capsule collection firmate dal brand fondato nel 2015 dallo stesso Vianello.

Per Amour Platonique è il cuore l’essenza che tiene insieme i ritratti, mentre il rosso incornicia la coppia in un filo fatto di eleganza e passione. 

Un vero e proprio omaggio all’amore, a cui si accosta la collezione dedicata alla fortuna. In The winner is il protagonista diventerà un re o una regina al centro di una carta da gioco da appendere al muro. 

Sono oggetti unici realizzati a partire da una fotografia della persona che si vuole immortalare. Un amico, un familiare, il vostro animale domestico, oppure proprio voi stessi, come protagonisti di una creazione in cui design, fotografia e arte figurativa si incontrano per restituivi un’immagine iconica di un ricordo o un affetto. 

Sono ritratti che nascono dalla manualità di artigiani italiani e francesi che lavorano per il marchio e che in pochi giorni ultimeranno il lavoro redendolo disponibile sia a domicilio, che presso il punto vendita della vostra città. 

Dietro alle carte da gioco c’era, una volta, un’elaborata tecnica, con matrici di legno e inchiostro su carta. 

Allo stesso modo, il brand fa proprio lo spirito del “fatto a mano”, e alle tecniche grafiche contemporanee applica perizia e attenzione al dettaglio.  

Gli artigiani, infatti, prima di procedere alla realizzazione vera e propria lavorano con Andrew Vianello che si occupa di progettare un’anteprima grafica in cui l’immagine digitale si fonde in un tutt’uno con il disegno artistico da loro elaborato. 

Ma qual è il materiale che dà forma a queste creazioni?

Il designer Andrew Vianello fissa queste immagini familiari con il filo di metallo nero, d’oro, di bronzo, di rame o d’argento. Per questa ragione chiama il suo marchio Profilo e sceglie un materiale che, a suo modo, racconti una storia.  

“Non è la rosa non è il tulipano” è la mostra che inaugura nel 2015 alla Triennale Design Museum di Milano e che lo coinvolge da un punto di vista personale, poiché si rivolge all’artista e designer Gherardo Frassa, con cui Vianello aveva lavorato creando il brand di Home Décor, a cui si dedicherà seguendo la produzione, la grafica, ma anche il packaging. 

Dove l’arte e l’artigianato incontrano la moda e il design inizia la strada di Vianello, per cui l’attitudine ad esplorare nuovi linguaggi lo ha portato ad essere un marchio internazionale, con concept stores, gallerie d’arte, boutique e department stores che vanno da Tokyo a Milano, da Parigi a Mosca, partecipando agli eventi commerciali di maggior successo. 

Progettare fuori dal concetto di serialità può dare vita a creazioni in cui la creatività e la passione rappresentano il cuore e l’anima degli oggetti, e con la leggerezza di un filo Andrew Vianello sa prendere una sagoma e dargli la forma di una storia da raccontare. 

Marta Pezzucchi