Susana Bettencourt, resistenza creativa a fianco delle donne

La collezione estiva della designer di origine portoghese Susana Bettencourt: fusione tra antico e moderno e manifesto femminista.

Alla base del lavoro di Susana Bettencourt ci sono la passione per la maglieria e l’amore, iniziato prestissimo (a 5 anni), per il merletto a fuselli della tradizione delle Isole Azzorre di cui è originaria. Il resto lo fanno l’abilità e il gusto di questa giovane stilista portoghese che con la collezione primavera-estate 2018 ci sorprende per freschezza e originalità.

Una collezione femminile e “femminista”, intitolata “Creative Resistance” e ispirata dal riaccendersi dell’interesse per il movimento ERA (Equal Rights Amendment), il movimento che da ottant’anni cerca di introdurre nella Costituzione degli Stati Uniti un emendamento per garantire pari diritti ai cittadini senza distinzione di genere.

Un invito a resistere, dunque, e a continuare la battaglia per l’eguaglianza, nel nome di donne che, con il loro esempio e con ostinazione, hanno cambiato il loro destino e quello delle generazioni future. Come Amelia Earhart, la prima aviatrice donna a compiere con successo un volo transoceanico. Alla quale Susana Bettencourt dedica espressamente la collezione.

Amelia Earhart spiccò il volo e lei stessa era una Suffragetta, il gruppo di donne che agli inizi del secolo scorso lottavano per l’eguaglianza tra i sessi e, soprattutto, il diritto di voto. Naturale, quindi, che la collezione estiva di Susana Bettencourt sia dirompente e fuori dagli schemi, sia per le forme che per le grafiche, con riferimenti ai colori e alle divise dell’aviazione degli anni Settanta e ai manifesti del National Women Party. Anche se, precisa ulteriormente Susana Bettencourt, «questa collezione non riguarda solo i diritti delle donne, ma anche l’uguaglianza di ogni essere umano».

Ne esce un guardaroba estivo davvero originale, moderno e ultra femminile, composto di maglie ampie, gonne aderenti e pantaloni a zampa, casacche e top. A farla da padrone sono le righe e le grafiche, in un insieme armonioso di geometrie, facilmente abbinabili tra loro e al contempo ricche. Le silhouette sono morbide e spesso asimmetriche (come si usa oggi); al contempo, la maglieria segue e sottolinea le forme del corpo, il che rende il tutto molto sexy. Il colore dominante è un fresco acquamarina.

La differenza, probabilmente, la fa la collaborazione con Fifitex, importante azienda portoghese di filati: «Per raggiungere risultati esclusivi, dobbiamo scavare più a fondo nel processo di creazione, per essere in grado di controllare tutti i materiali utilizzati in ogni capo che produciamo. Ora questo “sogno” è diventato realtà con il supporto di Fifitex. Il filato è esclusivo, i colori sono esclusivi. Così ogni capo è ancora più unico di prima».

Filati originali, dunque. Ma certamente la “mano” di Susana Bettencourt si è fatta più sicura: rispetto alle collezioni precedenti le linee sono più precise, ci sono più colori, la grafica e i disegni sono più dettagliati.

Susana Bettencourt, che oggi vive a Londra dove ha studiato (prima al prestigioso Central Saint Martins College di Arte e Design e poi al London College of Fashion) riesce quindi a fondere meravigliosamente le tradizionali lavorazioni della maglieria con le moderne tecniche digitali.

Romina Velchi