Una laguna di seta

Tra fascino e segreti, Kinloch ci porta a Venezia

Il viaggio regala sempre qualcosa di nuovo, è un’esperienza che ci completa e ci rende vivi. Da un viaggio si torna sempre un po’ più ricchi nel cuore e leggeri nella testa. Questo è quello che ci regala Kinloch. Nella sua mappa immaginaria il punto di partenza è sempre Milano, ma ogni collezione è una nuova scoperta, un’esplorazione tra raffinatezza e magia.

Dopo Città del Messico, L’Avana, Parigi e Londra, per questo inverno Kinloch rimane in Italia e ci fa approdare a Venezia: è la città sogno di tutte le città, pregna di arte, cultura, fascino e mistero. Il brand ha saputo leggerla e interpretarla in ogni suo angolo: in quella tradizione così presente e sottile, in quell’aria costantemente satura di incanto, in quelle architetture che sembrano fermare il tempo, in una dimensione sempre in bilico tra sogno e realtà.

Kinloch abbraccia uomo e donna con foulards di ogni misura: dal classico carré, al più piccolo triangolino per il collo, fino alle più ampie stole. Si susseguono poi cravatte, pochette, ma anche ombrelli, fasce per capelli e calzini. Accessori non convenzionali, che sanno dialogare anche con gli outfit più formali e classici, in un fantastico duetto di eleganza e creatività.

Una preziosità unica, per degli accessori di lusso che sapranno come farti emozionare. L’italianità infatti non è solo nella destinazione, ma anche nella scelta curata e sapiente delle materie prime.

Dalle sete di Como e la lana di Biella al cashmere e il mohair, tutto ci parla di un saper fare squisitamente italiano, una garanzia per tessuti e filati di pregio. Nell’intreccio tra trama e ordito sembra di perdersi come tra le calle veneziane; le pieghe dei tessuti fluiscono come gondole sui romantici canali. Godiamoci lo spettacolo di questa laguna attraverso il filtro degli accessori Kinloch: le sue fantasie e i pattern sapranno farti immaginare un mondo quasi onirico, fatto di piume, gioielli, maschere veneziane, musica e gondolieri. Senza tralasciare l’ironia e l’audacia delle stampe animalier, zebrate e leopardate.

C’è humor nella collezione, un’eleganza che non vuole essere presa troppo sul serio e che sa farsi sfrontata e irriverente: questo è un valore che fa parte dell’heritage di Davide Mongelli e Francesco Fantoccoli, i creatori del brand, che dal 2013 propongono una via diversa, meno rigida e impostata, per valorizzare l’eccellenza artigianale italiana.

Quest’inverno lasciamoci coccolare dai tessuti Kinloch, e facciamo un giro tra le vie e i canali della “Serenissima”, con la speranza di incontrare dei moderni Casanova.

Lucia Francinella