What happens in Granpa’s closet stays in Granpa’s closet

Un viaggio visivo nelle radici di KA WA KEY

«Il vento soffia sul mio viso, i raggi del sole riscaldano il mio corpo.
Sento il richiamo della giovinezza, posso assaporarlo.
Sto fluttuando, le onde mi portano via, indietro, ai miei ricordi».

È questo l’incipit su cui si basa la nuova collezione del designer cinese di adozione londinese KA WA KEY: un racconto che omaggia l’intimità del passato con il nonno, le sue origini, le sue memorie. Tutto è rinchiuso in un guardaroba astratto, una sorta di tramite metafisico che ci catapulta in quei giorni, in quella pelle non nostra, in quelle sensazioni che nonostante tutto lo sembrano; e il solo modo per sentire ancora quegli odori, vedere quei colori e provare le emozioni che ne derivano, è attraverso i suoi capi, reinterpretati in chiave contemporanea, semplice ma geniale.

KA WA KEY ci regala ogni volta un’esperienza sensoriale completa, firma distintiva e comunicativa del brand, insieme a un ideale estetico, di ispirazione asiatica e scandinava, romantico, personale, imperfetto, fluido: non ha bisogno di etichette, non c’è limite di genere.
Il legame alla sua cultura influisce continuamente ogni scelta espressiva dello stilista, ogni dettaglio nasconde di base concetti molto più profondi: il primo è quello secondo cui non è il tessuto a doversi adattare alla persona, ma la persona ad adeguarsi al tessuto, valorizzandone la storia; il secondo è nell’esaltazione della bellezza delle cose pure e perciò imperfette.
Per questi motivi, nella Primavera/Estate 2020, le stoffe sono al tatto grezze, i drappeggi morbidi. Le strisce sono l’unico elemento geometrico rigido ricorrente, come rimando al tema “uomini di mare”. I volumi delle forme corporee occupano in maniera confortevole gli spazi dei tessuti. Le stampe, dipinte a mano con acquerelli dai colori pastello, sembrano quadri che esprimono la propria anima tramite le fibre. I capi, lavorati a maglia, sono delle realizzazioni velate, essenzialmente limpide come il mare, ma leggere e sovrapponibili, quasi fluttuanti, paragonabili alle sue onde.

Ricordare il passato, ma con uno sguardo al futuro, imparare ad apprezzare di nuovo la semplicità delle cose autentiche, vivere essendo realmente presenti, qui e adesso. Perché tutti dovremmo ricordarci delle basi, delle realtà concretamente importanti, esplorare il mondo con tutti i nostri sensi. «Questi sono i suoi segreti ed il suo futuro. Passato e Presente. Questo è il guardaroba del nonno».

Sara Carpiniello